La prima tappa dell’itinerario alla scoperta dei paesaggi del Veneto prende il via da Venezia. E non potrebbe essere altrimenti: la città dei dogi governò l’entroterra per circa quattro secoli lasciando un’impronta indelebile nella cultura degli abitanti.
Dopo aver visitato il centro storico lagunare, rigorosamente a piedi, si raggiunge l’imbarco ACTV del Tronchetto per salire sul ferry boat diretto al Lido di Venezia. Scesi in prossimità della chiesa di S. Nicolò si inizia a pedalare verso l’estremità nord dell’isola seguendo la segnaletica E5, il percorso infatti è lo stesso dell’escursione “Ciclovia delle isole di Venezia”.
L’escursione prosegue prima lungo la riviera rivolta verso la laguna, poi attraversa il viale Santa Maria Elisabetta, da cui divergono gli assi urbanistici principali del centro abitato. In breve si raggiunge il lungomare Marconi, dove si affacciano i palazzi più prestigiosi del centro turistico: il Gran Hotel des Bains, il Casinò, il palazzo della Mostra del Cinema e il singolare palazzo moresco del Grand Hotel Excelsior. Oltrepassato il centro si sale sul percorso ciclo-pedonale ricavato a ridosso dei Murazzi, un sistema di barriere posto a difesa dell’isola dalle mareggiate.
Lasciato il piccolo centro si raggiunge l’oasi naturalistica degli Alberoni, da dove si prende il traghetto per l’isola di Pellestrina. Scesi a Santa Maria del Mare si prosegue verso il porto di S. Pietro in Volta con la settecentesca chiesa attorniata da basse case di pescatori e da orti. Pedalando verso sud si incontrano prima il borgo di Portosecco, dove può capitare di incontrare ancora signore che lavorano al tombolo, e poi il centro pittoresco di Pellestrina con le abitazioni dei secoli XVI e XVII. I ciclisti più esperti possono spingersi fino all’estremità meridionale dell’isola, seguendo un percorso perilagunare non protetto, dove è possibile vedere l’antico forte e l’oasi naturalistica di Ca’ Roman. Da Pellestrina con il traghetto si salpa alla volta di Chioggia, distante solo pochi chilometri.
Lunghezza: 32 Km|Difficoltá: facile|
La cattedrale di Santa Maria Assunta, l’antica chiesa di Sant’Andrea e la torre medioevale, sono i principali monumenti del pittoresco centro storico di Chioggia stretto tra calli e canali. Da non perdere il variopinto mercato del pesce, tra la piazza e il Canale della Vena.
Con questa tappa ripercorriamo la via del sale che dalla laguna arrivava alle città venete. A Correzzola incontriamo una costruzione cinquecentesca dal grande pregio architettonico: la corte benedettina. In questo territorio i monaci compirono grandi opere di bonifica e costruirono numerose corti rurali, ancora oggi abitate, a supporto dell’agricoltura e dell’allevamento.
La tappa successiva è Pontelongo paese sviluppatosi dopo la costruzione di un grande zuccherificio nel 1910 che è ancora attivo. Si prosegue lungo l’argine del canale e si oltrepassa il centro, un tempo fortificato, di Bovolenta, dove confluiscono le acque provenienti da Padova a destra e dai Colli Euganei a sinistra.
Il viaggio prosegue in direzione di questi ultimi che appaiono all’orizzonte con i caratteristici profili vulcanici. Le numerose ville venete, il borgo rivierasco di Pontemanco, i ponti in muratura e l’ex-abbazia di Santo Stefano sono tutti elementi che incontriamo lungo il percorso e che attestano l’antica origine di questa via d’acqua, oggi trasformata in pista ciclabile.
Il percorso termina a Battaglia Terme caratteristico paese dei Colli Euganei dove un originale museo conserva la memoria della navigazione fluviale. I rinomati centri termali di Abano e Montegrotto Terme distano meno di 10 chilometri.
Lunghezza: 63 Km|Difficoltá: media|
Le Terme di Abano e Montegrotto sono la sosta ideale per ricaricare le energie dopo le prime due tappe del viaggio attraverso le terre di Venezia. Dalle Terme, Padova è raggiungibile in mezz’ora attraverso una piacevole pista ciclabile ricavata sull’argine del Canale Battaglia. Quest’ultimo è un naviglio tra i più antichi d’Italia ed ha la peculiarità di essere stato costruito sopra la campagna. Anche in questo caso non mancano le ville venete, come la magnifica villa Molin opera dell’architetto Scamozzi.
Nei pressi del Bassanello, dove le acque del Bacchiglione si dividono in tre canali distinti, si segue quello che entra in città. Padova è una città di fede, scienza ed arte. Questa fama è dovuta alle figure di grandi personalità del passato: il santo Antonio le cui spoglie, venerate da milioni di fedeli, sono conservate all’interno della Basilica francescana, Galileo Galilei astrofisico professore dell’antica Università, e Giotto il più grande degli artisti che affrescarono chiese e palazzi padovane a cavallo dei secoli XIV e XVI. Da non perdere la cappella degli Scrovegni.
Dopo aver visitato il centro storico si ritorna a ritroso per risalire le acque del Bacchiglione. I quaranta chilometri che dividono Padova da Vicenza sono un percorso arginale piacevole perché offre la possibilità di godere di ampi panorami movimentati dalla presenza dei Colli Euganei prima e dei Colli Berici poi.
Giunti a Longare si suggerisce una deviazione verso la località Costozza impreziosita da notevoli ville venete. Una comoda pista ciclabile conduce in sicurezza il turista a Vicenza il cui arrivo è anticipato dall’alto campanile del Santuario del Monte Berico e da due opere di Andrea Palladio: villa Capra Valmarana “La Rotonda” e il vicino Arco delle Scalette.
Lunghezza: 53 Km|Difficoltá: facile|
Tra Vicenza e Bassano del Grappa si snoda un percorso ricco di suggestioni paesaggistiche ed artistiche. Ai piedi dell’Altopiano di Asiago i cicloturisti possono pedalare alla scoperta di un territorio che nasconde acque sotterranee che riemergono nella zona di Dueville dando vita alle risorgive.
Proseguendo nel nostro itinerario in direzione Bassano del Grappa, incontriamo Sandrigo nel cui territorio si ritrovano ancora testimonianze dell’antica tradizione agricola coi numerosi edifici rurali che caratterizzano la campagna circostante oltre, naturalmente, a pregevoli ville.
Il paese è conosciuto anche perchè mantiene viva la tradizione della preparazione del famoso baccalà alla vicentina, piatto tipico che viene celebrato nella festa ad esso dedicata ogni anno in settembre. Lasciata Sandrigo, ecco Marostica, che accoglie i visitatori con la sua cinta muraria e i suoi castelli. Famosa in tutto il mondo per la partita a scacchi che ogni due anni si svolge nella bellissima piazza degli Scacchi, Marostica è conosciuta anche per le produzioni tipiche. Ricordiamo le ciliegie, alle quali ogni anno viene dedicata una mostra.
La tappa si conclude a Bassano del Grappa, importante città della Provincia di Vicenza che stupisce ed incanta chi la scopre, con le sue peculiarità architettoniche e paesaggistiche. La città, posta lungo il fiume Brenta e ai piedi del Monte Grappa è famosa per il ponte di legno progettato da Palladio e divenuto il simbolo degli Alpini.
Un bicchierino di grappa a fine giornata è la giusta ricompensa per la quarta tappa di questo viaggio attraverso il Veneto.
Lunghezza: 45 Km|Difficoltá: facile|
La mole del Monte Grappa segna l’inizio del percorso per entrare nella Marca Trevigiana. Rilievi, colline, piccole valli e pianori si alternano generando paesaggi sempre inediti. Su di un colle, si staglia solitaria una torre, simbolo di San Zenone degli Ezzelini; questo è ciò che rimane di uno dei castelli della potente famiglia degli Ezzelini.
Addentrandosi nel cuore della Marca, si scorge la romantica ed elegante Asolo, “la città dai cento orizzonti”, che si staglia con la forma imponente della sua Rocca su un rigoglioso paesaggio di ulivi e cipressi. A poca distanza si trova Maser, borgo conosciuto per l’omonima villa palladiana, gioiello dell’architettura cinquecentesca, e per le sue ciliegie i cui fiori ad aprile imbiancano le colline. Giunti a Montebelluna, città moderna ed operosa, meritano una visita il Museo di Storia Naturale e Archeologia e il Museo dello Scarpone, ospitato nella cinquecentesca villa Binetti-Zuccareda.
Da Montebelluna bastano poche pedalate per lasciare l’atmosfera cittadina e immergersi in un contesto naturale ricco di storia: ecco il Montello.
Questa collina adagiata sulla pianura trevigiana è una meta ideale per piacevoli escursioni allietate da soste in agriturismo. L’ultimo tratto di strada attraversa il territorio della Marca in aree dove la storia si mescola con la modernità; percorsi secondari conducono a Treviso il cui centro storico è racchiuso all’interno dell’originale cinta muraria rinascimentale.
Lunghezza: 57 Km|Difficoltá: media|
L’ultima tappa dell’itinerario prende il via da Treviso, incantevole città tutta da scoprire nei suoi angoli suggestivi: canali lungo i quali passeggiare ammirando le facciate delle case affrescate, vicoli e piazze, tra tutte piazza dei Signori con il palazzo dei Trecento.
Seguendo lo scorrere del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa, ci si inoltra nella gradevole discesa verso la Laguna di Venezia. Lungo le sue rive si susseguono centri d’interesse come Casier, fin dai tempi più remoti centro d’interscambio commerciale tra la campagna e la laguna, dove è possibile ascoltare i rintocchi di un originale orologio ad acqua (idrocronometro); successivamente si incontra Casale sul Sile, punto strategico per il controllo dei traffici fluviali come testimonia la torre medioevale voluta nel trecento dai nobili Carraresi.
Siamo nella patria del radicchio rosso di Treviso, detto "spadone”, coltivato a Dosson con le tecniche di imbiancamento, note fin dalla metà dell’ottocento. Questi luoghi offrono non solo il pregiato radicchio: la Strada dei vini del Piave, invita il turista a visitare i paesaggi vitati e le tenute rigogliose che appartenevano alla Repubblica Serenissima.
Raggiunta Quarto d’Altino, la brezza del mare porta i profumi della laguna ed alcuni cartelli turistici segnalano il passaggio dell’antica via Annia. A poca distanza dal moderno centro abitato sorge l’area archeologica di una città di porto costruita dai Romani. Con le distruzioni barbariche la città fu demolita e gli abitanti si rifugiarono in laguna contribuendo a fondare Venezia.
La città lagunare è affascinante meta di questo itinerario ad anello attraverso gli antichi domini della Serenissima.
Lunghezza: 55 Km|Difficoltá: facile|