La pista ciclabile dell’Adige è il percorso turistico che collega Verona e il Lago di Garda con la rete di piste ciclabili del Trentino Alto Adige. Il percorso ha anche una forte valenza storico culturale perché coincide con un lungo tratto della via romana Claudia Augusta.
Il paesaggio della Valle dell’Adige è caratterizzato verso l’alto da maestose pareti di roccia e verso il fondovalle da campi finemente coltivati. Inizialmente si incontrano distese di meleti, poi con le prime note mediterranee, le mele lasciano spazio alle vigne, ai peschi, agli ulivi e al grano. Lungo il percorso si incontrano città e borghi storici che conservano gioielli di arte e musei culturali e scientifici.
Proseguendo in direzione di Verona si può ammirare verso il lago l’imponente mole del Monte Baldo e verso i Monti Lessini la Valpolicella, terra di pregiatissimi vini quali il Valpolicella, l’Amarone e il Recioto. Lasciati i monti alle spalle si incontrano i paesi di Pescantina e Bussolengo, un tempo importanti porti fluviali.
L’accesso a Verona avviene attraverso la località Chievo, da dove inizia la visita alla città famosa nel mondo per l’Arena romana, tempio della musica lirica, per i luoghi storici della famosa leggenda d’amore di Romeo e Giulietta e per i magnifici palazzi della signoria scaligera.
Lunghezza: 49 Km|Difficoltá: facile|
Il clima particolarmente mite e il susseguirsi delle civiltà hanno concentrato in questo angolo di Veneto una ricchezza straordinaria di bellezze: un’elevatissima biodiversità, prodotti enogastronomici d’eccellenza e numerosi borghi incantevoli.
Il cicloturista può prenotare un’originale crociera da Riva del Garda a Peschiera del Garda oppure può scegliere tra piacevoli deviazioni che si staccano dalla pista ciclabile dell’Adige per raggiungere le sponde del lago.
Scesi a Peschiera del Garda si segue inizialmente il corso del fiume Mincio su pista ciclabile fino a Salionze dove si devia verso Verona seguendo una ciclovia ben segnalata. Il percorso è particolarmente piacevole perché attraversa le dolci colline moreniche. Nel secondo caso è possibile raggiungere il lago seguendo altre ciclovie segnalate che partono direttamente dalla pista ciclabile dell’Adige.
A Rivoli Veronese, paese costruito ai piedi del Monte Baldo, si segue la segnaletica I1 attraverso la Riviera degli Olivi fino al monastero camaldolese di Bardolino, da dove si gode un panorama mozzafiato sul lago. In breve si scende in riva al lago dove si affacciano i paesi di Garda e di Bardolino. Dopo aver ammirato i tesori dell’arte e degustato gli ottimi vini e i pregiati olii si ritorna in direzione Verona seguendo le indicazioni per Pastrengo e Calmasino.
Ripresa la pista ciclabile dell’Adige si pedala fino a Verona in tutta sicurezza seguendo la segnaletica cicloturistica I1.
Lunghezza: 30 Km|Difficoltá: media|
La terza tappa prende il via dalla dimora di Giulietta e si dirige a sud della città, dove l’Adige si distende nella pianura compiendo ampie divagazioni.
Dopo circa trenta chilometri si giunge a Soave, città murata che vanta origini longobarde.
Circondata da vigneti accuratamente coltivati per produrre il pregiato vino bianco Soave, la cittadina si fregia della presenza di numerose aziende agricole e vitivinicole ed eleganti osterie dove assaggiare vini e prodotti tipici.
Oltrepassato Montebello svettano, l’uno a poca distanza dall’altro, due castelli popolarmente conosciuti come il castello di Giulietta, Castello della Bellaguardia e di Romeo, Castello della villa. In questi luoghi fu ambientata la leggenda che ispirò Shakespeare a scrivere la celebre tragedia. Vicenza è oramai vicina.
Questo tratto si svolge lungo le strade che portano a Brendola ai piedi dei Colli Berici. Il paesaggio circostante si arricchisce di ville venete, preludio dei capolavori palladiani custoditi nel capoluogo berico.
La strada poco trafficata sale di quota fino a circa 200 metri. Questa fatica verrà ricompensata da uno degli scorci più belli dell’itinerario: l’ingresso a Vicenza dall’alto del Monte Berico. Nei pressi del famoso Santuario si può cogliere una visione d’insieme della città stretta attorno alla Basilica palladiana. Arrivati nel centro storico, l’incanto continua con l’armonia delle proporzioni nelle “contrà”, con le piazze, i palazzi, le chiese e il teatro Olimpico.
Lunghezza: 63 Km|Difficoltá: media|
Si riprende a pedalare lungo la ciclabile della Riviera Berica “Casarotto” e si raggiunge dopo pochi chilometri villa Capra Valmarana “La Rotonda”, uno dei capolavori di Andrea Palladio che, da sopra un colle, congeda idealmente i visitatori da Vicenza e ci si dirige verso Longare, ai piedi dei Colli Berici. Il filo conduttore della quarta tappa è il Bacchiglione un corso d’acqua che fu la principale via di comunicazione tra Padova e Vicenza.
A poca distanza dal Castello Grimani Sorlini un’altra villa, Fogazzaro Colbachini, merita una visita perché fu residenza dello scrittore Antonio Fogazzaro e perché conserva un’originale collezione di campane.
Quando si entra nel territorio padovano, tre borghi rurali allietano la pedalata. Il primo è Santa Maria di Veggiano, dove si concentrano notevoli costruzioni rustiche immerse in un paesaggio agrario poetico, poi Cervarese Santa Croce, dove nei pressi di un antico mulino, una passerella ci permette di attraversare il fiume e raggiungere il castello di San Martino della Vanezza, al cui interno è stato allestito il Museo del fiume Bacchiglione.
Il percorso prosegue immerso nel verde del fiume fino ad arrivare alle porte di Padova. L’ingresso in città avviene prima lungo il canale Scaricatore, un corso d’acqua molto frequentato dai padovani che amano fare sport e poi seguendo le piste ciclabili si entra nel grande salotto della città: Prato della Valle, una delle piazze monumentali più grandi d’Italia.
Lunghezza: 45 Km|Difficoltá: facile|
Per comprendere lo spirito autentico che anima la città del Santo bisogna passeggiare tra le bancarelle dell’antico mercato ortofrutticolo di piazza delle Erbe e piazza della Frutta, entrare nel palazzo del Bo sede dell’antica Università, visitare la Basilica di S. Antonio e non dimenticare di ammirare gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni.
Ripartendo in direzione di Venezia si attraversa il quartiere universitario del Portello, con la monumentale Porta Ognissanti e si procede lungo il canale Piovego prima, e il naviglio Brenta poi.
Questi corsi d’acqua medioevali garantirono per molti secoli la comunicazione fra Padova e Venezia, attraverso la celebre Riviera del Brenta.
La bellezza dell’architettura veneziana si coglie non solo nei numerosi edifici nobili ma anche nelle dimore rustiche, che pur avendo perso l’originale funzionalità produttiva, conservano tuttora i dettagli aulici dei palazzi veneziani: varietà dei comignoli, cornicioni elaborati e portici delle barchesse.
Con la bicicletta è possibile percorrere le stesse rotte ed ammirare gli stessi paesaggi che stupivano i viaggiatori nei secoli passati: la villa Pisani a Stra, il bel centro di Dolo e la villa Foscari detta “la Malcontenta” vertice dell’architettura palladiana.
Poco oltre si arriva a Mestre; si consiglia di lasciare la bicicletta presso un parcheggio custodito della stazione e raggiungere Venezia in treno. La città lagunare tra le sue peculiarità che la rendono unica al mondo annovera anche quella di non consentire l’uso della bicicletta tra calli e campielli.
Venezia è la conclusione più appagante per questo viaggio dal sapore artistico e architettonico.
Lunghezza: 40 Km|Difficoltá: facile|